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Esplosione devastante distrugge deposito russo di munizioni in Ucraina

Un drammatico avvenimento ha scosso la regione del Donetsk in Ucraina, quando un enorme deposito russo di munizioni Mlrs (sistema di artiglieria lanciarazzi multiplo di estrema precisione) è stato distrutto da una potente esplosione. Le immagini, registrate da un drone, hanno catturato la devastazione causata dalla deflagrazione.

Secondo quanto riportato da Rbc-Ukraine, ieri sera il sindaco filorusso Alexey Kuzmin aveva segnalato un boato, e un video pubblicato successivamente da Rbc-Ukraine ha confermato che il deposito di munizioni Mlrs era stato piazzato nel cortile di un’area residenziale incompiuta a Makiivka. L’esplosione ha causato gravi danni, creando un’immensa nube di fumo e gettando il terrore nella popolazione locale.

L’impatto di questa esplosione sulla capacità di combattimento russa è stato significativo. Secondo l’ammiraglio Tony Radakin, capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, l’esercito russo ha perso circa metà della sua capacità di combattimento in Ucraina, incluso il sacrificio di 2.500 carri armati. Tuttavia, Radakin respinge l’idea che le forze armate ucraine abbiano condotto una controffensiva troppo lenta.

Nel frattempo, il Cremlino esprime preoccupazione per un potenziale sabotaggio ucraino alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo russo. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che il rischio di un sabotaggio è ancora “molto alto” e ha sottolineato le conseguenze catastrofiche che un tale atto potrebbe comportare. Peskov ha anche ripetuto l’accusa che l’Ucraina abbia fatto saltare la diga di Kakhovka.

Nonostante la tensione e gli eventi critici, ci sono ancora spiragli per un possibile accordo tra Russia e Ucraina riguardo all’esportazione di grano. Dmitry Peskov ha dichiarato che “c’è ancora tempo” per soddisfare le richieste russe e rinnovare l’accordo dopo la sua scadenza, il 17 luglio. Tuttavia, ha sottolineato che al momento non esistono le condizioni necessarie per una proroga.