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Violenza donne, Carfagna: “Occorre partire dall’educazione al rispetto nelle scuole”

Mara Carfagna

Mara Carfagna

Ai ragazzi va insegnato l'assoluto disvalore di ogni pretesa di controllo o sottomissione, perché una fidanzata o una moglie non è una proprietà

“Non siamo riusciti a salvare Giulia, abbiamo il dovere di proteggere tutte le altre. Tocca alla politica dare il segnale. Bisogna punire, certo. Ma occorre soprattutto salvare le vite”. Lo scrive sui social Mara Carfagna, presidente di Azione, che aggiunge: “Siamo tutti d’accordo che occorre partire dall’educazione al rispetto nelle scuole, perché è il primo vero antidoto a qualunque forma di violenza? Che ai ragazzi va insegnato l’assoluto disvalore di ogni atteggiamento aggressivo, di ogni pretesa di controllo o sottomissione, perché una fidanzata o una moglie non è una proprietà? E allora si agisca subito. Con la collega Mariastella Gelmini lo abbiamo fatto nel 2009, quando da ministre per le Pari opportunità e dell’Istruzione sottoscrivemmo un protocollo d’intesa che ci consentì di entrare in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado per trasformarle in palestre di tolleranza. Venne avviato un grande piano di sensibilizzazione e di informazione, poi purtroppo abbandonato dai governi successivi. Fu un grosso errore, lo vediamo oggi. Si recuperi quell’esperienza. E si approvi una legge. Ma facciamolo domani, non possiamo permetterci di perdere settimane o mesi. Noi ci siamo”, conclude Carfagna. (Com/Red/ Dire)